MCA&PARTNERS | Senior City
1975
 
Luogo:

Cortina D’Ampezzo (BL), Italia

Anno:

2013

Cliente:

Fondazione Cortina d’Ampezzo per Anziani Onlus

Budget:

N.D.

Progettista:

Manuel Cason Architetto

Collaboratori:

Alex Pendin

Assistente :

Geom. Fabio Binotto

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

 

“SENIOR CITY” – CONCORSO DI IDEE IN DUE GRADI – PRIMO GRADO

 

Paesaggio

Caratterizzare un’area all’interno di un contesto tutelato come quello dolomitico significa porre estrema attenzione non solo all’edificato e ai nuovi volumi che si vanno a conformare, ma anche a tutto l’ambiente circostante. Il paesaggio dell’Ampezzano si trasforma e si colora in modo diverso ad ogni mese dell’anno: i nostri edifici vogliono inserirsi in questo contesto rispettandone le caratteristiche tipologiche e costruttive e cercando quindi di ottenere un connubio che spesso nei progetti di nuova ideazione viene trascurato.

Il nostro borgo di progetto, chiamato Cima Cademai, e’ caratterizzato da edifici di varie tipologie architettoniche che, in alcuni casi, non hanno valorizzato la vicinanza dei piccoli edifici tipici dell’area dolomitica (si fa riferimento al palazzo condominiale adiacente all’area di progetto).

Si è cercato quindi di non ripresentare le forme degli edifici confinanti evitando di prendere in considerazione le volumetrie a corpi unici.

Proprio per questo, nonostante le ridotte dimensioni dell’area di progetto, la nostra tendenza progettuale ha da subito cercato di creare volumi indipendenti che richiamino l’ambiente tipico delle abitazioni unifamiliari.Abbiamo evitato la costruzione di un volume unico a condominio, cercando di realizzare un contesto che fosse il più vicino possibile all’idea di casa dei futuri fruitori degli spazi.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

 

A. INDICAZIONI STRUTTURALI PRELIMINARI

 

C

ome si puo’ notare dalla planimetria del piano tipo, il progetto definisce e dimensiona in modo completo tutti gli alloggi richiesti dal bando, sia per esigenze tecnico-pratiche, sia per esigenze distributive all’interno del lotto.

In questo modo e’ stato possibile rispettare tutte le normative nazionali relative alle distanze da confini, rogge ed edifici.

Gli alloggi sono organizzati in strutture singole, collegate tra loro, che definiamo blocchi. Il blocco-tipo è caratterizzato da tre livelli, ognuno dei quali ospita un alloggio.

Dal punto di vista compositivo la pianta e’ libera da pilastri interni e setti portanti, in modo da rendere il piu’ flessibile possibile la divisione interna.

Per permettere una realizzazione di questo tipo si sono scelte strutture interamente in legno, a partire dal primo piano, con luci nette pari a 8 metri lineari.

Cercando di rispettare le caratteristiche delle case tradizionali del luogo, sono state scelte delle strutture in legno di toula’ a crociera, economiche dal punto di vista del quantitativo di materiale e che consentono di realizzare due piani rialzati sopra il basamento in muratura.

La fase successiva di progettazione ha pensato di fondere piu’ blocchi-tipo, generando delle situazioni abitative di tipo bifamiliare, come quelle tipiche dello schema distributivo-volumetrico di casa bifamiliare organica dell’Ampezzano.

Dall’intersecazione di questi volumi si sono generati, oltre ai vani di risalita (ascensori e scale), anche degli spazi comuni quali sale hobby e sale musica.

Inoltre, sfruttando l’andamento del terreno, predisposto con sistema a terrazzamenti e quindi con continui abbassamenti e rialzi, si sono create anche delle terrazze aperte tra i piani, sia private che pubbliche, in ogni livello.

In generale, il risultato di questo movimento di volumi ha consentito di preservare sempre e comunque un orientamento tale che, da ogni alloggio, si possa osservare tutto il paesaggio circostante e i monti adiacenti, quali il Pomagagnon, l’Antelao, le Cinque Torri, le Tofane e altri massicci tra cui il Cima Dieci.

 

B. CARATTERISTICHE DEL COMPLESSO

 

1. ALLOGGIO TIPO

Ogni alloggio del piano terra comunica con l’esterno in modo indipendente, mentre gli alloggi dei piani rialzati si uniscono sempre agli altri attraverso delle sale comuni: in questo modo si perde il concetto del vero e proprio corridoio e si privilegiano invece nuove stanze utili ad attività ricreative o di comunita’. Ogni alloggio dei 31 previsti ha dimensioni che variano dai 50 ai 55 metri quadrati.

O

gnuno prevede ingresso, cucina-soggiorno di dimensioni non inferiori ai 25 metri quadrati, camera matrimoniale di dimensioni non inferiori ai 15 metri quadrati e bagno finestrato verso l’esterno. Ogni appartamento, come gia’ accennato, prevede inoltre un terrazzo giardino, di dimensioni variabili.

Con riferimento alla divisione interna dei vani, si sottolinea la totale mancanza di elementi portanti intermedi; pertanto, anche in caso di mobilita’ ridotta da parte di futuri residenti, cucina e bagno sono facilmente modificabili e tutte le uscite verso gli spazi comuni o esterni (terrazze e marciapiedi) presentano dislivelli non superiori a 1cm, facilmente superabili.

Inoltre nessuno degli alloggi presenta dislivelli interni.

Tutte le pavimentazioni interne saranno antiscivolo e la cucina sara’ dotata di elettrodomestici e fornelli ad induzione.

Anche i bagni saranno adattati secondo le prescrizioni della normativa regionale del Veneto n° 509 del 02/03/2010 e della legge regionale n° 16 del 12/07/2007.

Le docce, pertanto, saranno dotate di seggiolino e di dispositivi che consentono l’accostamento ai sanitari anche da parte di persone su sedia a ruote.

 

2. PARTI COMUNI

L’intero progetto è’ caratterizzato da un piano principale che consente di collegare tutti gli alloggi presenti all’interno dell’area, sia attraverso le scale che attraverso gli ascensori.
Il piano principale si puo’ raggiungere grazie ad un percorso pedonale, direttamente dal parcheggio esistente, accedendo cosi’ alla portineria.

L

a quota del grande parcheggio preesistente, e la quota del piano principale saranno le stesse.
La rampa a confine dell’area di progetto consentira’ invece il collegamento carrabile a tutta la struttura, permettendo anche ai mezzi di soccorso di raggiungere agevolmente gli edifici.
In questo modo si andranno a conformare due livelli principali: il primo ad uso esclusivo dei pedoni e il secondo, più basso, a servizio dei mezzi di trasporto.

In questo livello piu’ basso saranno dislocati tutti i locali di deposito, i magazzini, le centrali termiche e gli spazi per la manutenzione.

Dall’insieme dei blocchi si vengono a generare tre corpi ben distinti e paralleli tra loro (definiti A, B e C, come da figura in basso).

Ogni corpo sara’ dotato di una sola scala di collegamento ai vari livelli, posta in un punto centrale, e di due ascensori.

Questa disposizione molto razionale consentira’ inoltre un intuitivo spostamento all’interno del complesso, aspetto fondamentale soprattutto per coloro che si trovano in eta’ avanzata.

I vani scala disposti verso nord saranno caratterizzati da un’ampia finestratura panoramica che consentira’ di inquadrare in modo completo l’intero massiccio del Pomagagnon.